Nel primo post pubblicato in questo spazio, vi avevo illustrato l'intento che mi ha portata alla sua creazione precisando che Spazio aperto vuole essere un quaderno bianco, non solo per me ma anche per voi, un luogo virtuale all'interno del quale riportare approfondimenti, consigli di lettura, esperienze personali e qualsiasi tema possa avere un collegamento con la pratica Yoga, non solo intesa come sequenza di posture ma, nel suo senso più ampio, come filosofia.
E oggi devo ringraziare di cuore Chiara, allieva e amica, per questo post che, rompendo il ghiaccio, spero apra la strada ai vostri preziosi contributi.
Senza sottrarre ulteriore tempo alle parole di Chiara, vi riporto quindi il suo consiglio di lettura:
<< Ogni tanto resto davvero colpita da quanto tutto risulti connesso e quanto la sincronicità viva nella nostra esistenza. Dopo aver letto il post sull'amorevole gentilezza, avrei voluto approfondire un pochino l'argomento perché mi aveva colpita nella sua semplicità e delicatezza, e allo stesso tempo mi sembrava nascondesse un grande potenziale. Per questo scartare il regalo di Natale di una mia carissima amica mi ha lasciata senza parole quest'anno. Sapendo del mio percorso yogico ha deciso di regalarmi un libro che a lei aveva dato tanto, "L'arte rivoluzionaria della gioia - Il potere della gentilezza amorevole e il sentiero verso la libertà", di Sharon Salzberg.
In quelle pagine ho trovato davvero tanto, e mi fa piacere condividerlo sperando che sia di aiuto non solo a me.
L'autrice è statunitense e, pur avendo studiato anni in India e Birmania, propone un approccio molto vicino a noi e alla nostra realtà "occidentale" a questo tipo di meditazione e "stile di vita".
Il libro, piuttosto breve per il genere (sono 170pg), è strutturato in capitoli ben chiari e mirati a un particolare aspetto della brahma-vihara ("la casa del divino"), ossia amorevole gentilezza, compassione, gioia compartecipe, equanimità.
Dopo qualche capitolo introduttivo, al termine di ogni argomento, l'autrice propone degli esercizi di meditazione, ma che possono essere considerati anche solo come "forme di pensiero" molto semplici. L'analisi che propone dei vari aspetti è spesso circostanziata tramite esempi di vita vissuta e descrive, oltre alle pratiche in sé, anche tutti gli effetti benefici che possono portare, sia quelli a breve termine e sul nostro quotidiano sia quelli più estesi e diffusi.
Mi è piaciuto molto che l'autrice non si sia limitata a fornire delle "istruzioni per le meditazioni" ma anzi, la maggior parte del libro è incentrata sulla vita di tutti i giorni e su un approccio più positivo con cui si possono affrontare tante situazioni proprio nella nostra quotidianità.
Tutto ciò senza mai dimenticare che praticare "amorevole gentilezza, compassione, gioia compartecipe, equanimità" non significa essere succubi o proni del prossimo, ma che le prime persone cui rivolgere questa cura siamo noi stessi.
Davvero è una lettura che vi consiglio dal cuore, sia per il contenuto sia per la sua semplicità di approccio e di scrittura. >>
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