L'intero universo è la sillaba Om. Ciò che segue è la descrizione dell'Om. Il passato, il presente e il futuro non sono altro che la sillaba Om. E' a sua volta Om ciò che è al di là del tempo, dello spazio e della causalità.
MANDUKYA UPANISHAD
Si apre così la Mandukya Upanishad, parte del corpo delle Upanishad, ovvero di quegli insegnamenti tramandati oralmente da maestro ad allievo che vanno a chiudere i Veda, le sacre scritture della tradizione induista.
E proprio da queste prime righe si comprende che ciò di cui tratterà il testo in questione è il mantra OM, quella sillaba che abbiamo probabilmente visto rappresentata e sentito più volte ma di cui forse ignoriamo il reale significato.
Partiamo però dalla comprensione della parola MANTRA; che cosa sta a indicare?
Il termine mantra è formato dalla radice MAN- che sta per "mente, colui che pensa, il pensiero in sé" e il suffisso -TRA, ovvero "che protegge, preserva, salva".
Quindi il mantra è uno strumento a disposizione di colui che pensa, dell'uomo, e al contempo del pensiero per ottenere protezione, risvegliare energie positive e liberare la mente.
Può essere costituito da una sola sillaba, da una parola o più parole con o senza un particolare significato ma in ogni caso con l'effetto di agire sul piano mentale e spirituale nel momento in cui recitato con dedizione e concentrazione.
Torniamo ora al mantra oggetto del nostro approfondimento.
Il mantra OM è composto da tre suoni, A-U-M e da uno stato di assenza di suono, il silenzio, a seguire.
Se pensiamo a queste tre lettere e al loro suono, la A è la prima vocale e supporta la manifestazione di tutti gli altri suoni. Per emettere questa lettera dobbiamo aprire la bocca, lasciar entrare.
La U è il limite più basso per la voce umana con la sua frequenza grave.
La M invece è il suono finale con le labbra che si chiudono.
Quindi AUM include l'intero processo del suono; è il seme da cui originano tutti i suoni e le parole e così come questi sono contenuti in OM, OM è contenuto in essi.
Ma poco fa ho scritto che all'OM segue un momento in cui rieccheggia ancora la vibrazione prodotta, l'aspetto silenzioso del mantra, non pronunciabile e che, per essere percepito, presuppone uno stato mentale di calma. Si tratta di una vibrazione base, che tutto pervade, che non ha inizio né fine.
Da un punto di vista mitologico possiamo associare la A alla creazione (Brahma), la U alla preservazione (Vishnu) e la M alla distruzione (Shiva).
Ma non solo - e qui arriviamo al cuore del mantra OM -, questi tre fonemi e il silenzio a seguire rappresentano anche i quattro stati della coscienza, ovvero
VEGLIA: quando la nostra coscienza è rivolta all'esterno e siamo consapevoli delle attività che compiamo e degli oggetti che ci circondano, osservando il tutto come separato da noi.
SOGNO: quando la mente è rivolta all'interno perché i sensi sono dormienti, ma affiorano impressioni di esperienze vissute durante lo stato di veglia a un livello inconscio.
SONNO PROFONDO: quando la mente è completamente ritratta dal mondo esterno e si esperisce un vuoto ma si è inconsci del processo;
e TURIYA, quando la coscienza non è rivolta né all'esterno né all'interno ed è consapevole degli altri tre stati pur rimanendo disinteressata. E' uno stato non comprensibile razionalmente e al di là del mondo fenomenico. In questo stato si fa esperienza della Pura Coscienza e non esiste più il dualismo che ha contraddistinto gli altri stati.
Come ultima cosa, sempre nelle Upanishad il mantra OM viene equiparato a Brahman, la realtà assoluta così come negli Yoga Sutra di Patanjali è il suono mistico che rappresenta Isvara, Dio, di cui ne é sia il nome sia la forma.
Attraverso la ripetizione (japa) del mantra si esperisce così il divino diventando uno con esso.
La prossima volta che sentirai o reciterai il mantra OM, non sarà più solo un suono che colleghi alla pratica, ma sarà un ponte che ti unisce a tutto il creato e alla Pura Coscienza, Brahman, Isvara, Dio o qualsiasi nome tu voglia dare.
Ti interessa l'argomento e vuoi scoprire il significato di altri mantra?
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Grazie Annalisa, davvero interessante leggerti.
La conoscenza ed io significato di ciò che facciamo sul tappetino ci dà consapevolezza, senso, coscienza