Che cosa sei solito fare la mattina appena sveglio? Hai un tuo rituale con cui inizi la giornata?
Nello yoga uno degli niyama, ovvero delle regole di comportamento personale che riguardano il nostro rapporto con noi stessi, è SAUCA, la purezza in relazione al corpo materico che apre a una forma di purezza più elevata rivolta al cuore e alla mente.
Se il nostro corpo, il nostro tempio, non viene costantemente mantenuto pulito come possiamo raggiungere concentrazione mentale e purezza di intenti? Sarà capitato anche a te di non riuscire a prendere sonno dopo un lungo viaggio senza prima aver fatto una doccia rigenerante e di provare piacere e sollievo, una maggiore chiarezza mentale, subito a seguire.
Così, quotidianamente e in particolar modo la mattina, è consigliabile praticare dei piccoli gesti che, oltre a mantenere il corpo pulito, ci fanno sentire meglio.
Qui di seguito ti elenco delle semplici pratiche, alcune delle quali prese dall'ayurveda, la medicina tradizionale indiana e indicate nell'Hatha Yoga Pradipika con il nome di shatkarma, azioni di pulizia, pratiche che hanno l'intento di armonizzare energie solari e lunari e bilanciare i tre dosha o umori del corpo: kapha, pitta e vata.
UN BICCHIERE D'ACQUA AL RISVEGLIO: non appena ti alzi, prova a bere un bicchiere d'acqua, possibilmente tiepida, magari con del limone e un cucchiaino di miele, una bevanda che favorirà la naturale evacuazione e ti aiuterà a ridurre le tossine nell'apparato digerente, nonché rafforzare il sistema immunitario. Attenzione però, se usi il miele l'acqua non deve essere bollente; secondo l'ayurveda infatti il miele diventerebbe tossico per il corpo sebbene altri studi non confermino questa teoria ma il fatto che le sue proprietà benefiche per l'organismo verrebbero alterate se non addirittura azzerate.
PULIZIA della LINGUA: l'igiene della cavità orale è fondamentale secondo la medicina tradizionale indiana poiché da essa assumiamo il cibo di cui ci nutriamo e da quel momento ha inizio il processo digestivo. Inoltre, attraverso la bocca passa anche l'aria che respiriamo e con la bocca, organo di senso, entriamo in contatto con il mondo esterno. Una pratica che ti porterà via pochissimi minuti e che entrerà sicuramente nella tua quotidianità una volta provata è per l'appunto la pulizia della lingua con un nettalingua (dhauti), un raschietto che andrà passato qualche volta sulla lingua dalla parte posteriore alla sua punta esercitando una lieve pressione. Così facendo viene rimossa quella patina biancastra/giallastra, accumulo di tossine, che normalmente riveste la lingua al risveglio e si andrà a eliminare il muco in eccesso. Ti assicuro che non sentirai alcun dolore, al contrario sarà molto piacevole la sensazione di pulizia che ne deriverà, soprattutto se seguita da un
OIL PULLING della CAVITA' ORALE (GANDUSHA): una tecnica millenaria sempre attribuibile all'ayurveda e recuperata negli ultimi anni per altre vie: un lavaggio della bocca con olio vegetale (nell'ayurveda consigliato di sesamo, ma praticabile anche con olio di cocco - piacevole - e di lino - più sgradevole al palato -) che va trattenuto in bocca per una decina di minuti, anche con gargarismi, per poi essere espulso. Gli effetti che ne derivano sono di pulizia e freschezza in bocca, soprattutto dopo aver utilizzato il nettalingua, oltre a una riduzione dei batteri e dell'alito cattivo, rafforzamento delle gengive e dei denti. In aggiunta, se c'è del muco in eccesso, verrà rimosso con maggiore facilità ed eliminato insieme all'olio.
PULIZIA NASALE (JALA NETI): questa tecnica indicata tra i sei shatkarma nell'HYP ha come intento quello di pulire le fosse nasali attraverso acqua e sale. Per farlo si utilizza uno strumento simile a una teiera ma con il beccuccio un po' più lungo che si chiama lota. Dopo aver ruotato il capo da un lato con il busto in leggera flessione, quest'ultima, riempita d'acqua tiepida e un pizzico di sale, si inserisce in una narice facendone uscire la soluzione dalla narice opposta. La cosa importante in questo procedimento è ricordarsi di respirare dalla bocca! La tecnica di per sé è molto semplice (e anche piacevole una volta che si trova la giusta inclinazione), ma il primo tentativo è sempre consigliabile farlo sotto la guida di un maestro. Per curiosità ti riporto anche l'altra tecnica, che si chiama SUTRA NETI che si pratica invece muovendo su e giù un filo (sutra) trattenuto alle estremità dopo averne inserito una estremità in una narice facendone uscire l'altra dalla bocca. Per quanto mi riguarda non ho ancora praticato questa tecnica ma ho come l'impressione che nella mia prossima esperienza indiana mi verrà mostrato!
PRATICA PERSONALE: non starò a dilungarmi su questo punto perché penso che sia ben chiaro e tanto sia già stato detto. Prova a ritagliarti un momento di ascolto - che sia attraverso un asana, una tecnica di respirazione, il canto di un mantra -. Dieci minuti, venti, un'ora, non ha importanza, una piccola parentesi che ti permetta di concentrarti sul tuo stato psico-fisico e di iniziare la giornata con maggiore consapevolezza e concentrazione.
Queste semplici a(tten)zioni sono ormai rientrate nella mia quotidianità e sono diventate indispensabili; guai a partire senza il mio dhauti!
Tu conoscevi queste tecniche? Le hai già provate e inserite nella tua routine mattutina? Hai una tua ritualità che ti farebbe piacere condividere?
Ciao Annalisa grazie per i suggerimenti ho usato il netta lingua e olio di sesamo. Ho scoperto che è un rituale che mi permette di pensare a ciò che sto facendo , mi concentro ed inoltre penso sia salubre e non guasta. A presto. MM
Di tutte le pratiche elencate 2 bicchieri di acqua calda (non bollente) prima di colazione 🙃